* Le canzoni "Tu mi entri dentro il cuore", "Il motore del 2000" e "Felicita' (finale)" sono presenti solo nella versione in vinile
* La canzone "Emilia" e' eseguita da Francesco Guccini, Lucio Dalla, Gianni Morandi
* Il brano "Misterioso" e' strumentale, eseguito da Lucio Dalla al clarinetto e Ares Tavolazzi al contrabbasso
* Hit Parade: 27 settimane in classifica. Massima posizione raggiunta 1° posto (per sette settimane, dal 10/07/88 al 7/08/88 e dal 14/08/88 al 4/09/88).
4° posto nella Hit dei 50 album piu' venduti per l'anno 1988
* L'album è stato pubblicato in vinile e CD
Vita in te ci credo,
le nebbie si diradano
e ormai ti vedo
non è stato facile
uscire da un passato che mi ha lavato l'anima
fino quasi a renderla un po' sdrucita
vita io ti vedo
tu così purissima
da non sapere il modo
l'arte di difendermi
e così ho vissuto quasi rotolandomi
per non dover ammettere d'aver perduto
anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite
e così cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po' feroci
sugli zigomi
forse un po' più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore
che raggiunge chi lo vuole respirare
Vita io ti credo,
dopo aver guardato a lungo
adesso io mi siedo, non ci sono rivincite
ne dubbi ne incertezze
ora il fondo è limpido
ora ascolto immobile le tue carezze
anche gli angeli capita a volte sai
si sporcano ma la sofferenza tocca il limite
e così cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po' feroci
sugli zigomi
forse un po' più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore
che raggiunge chi lo vuole respirare
Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite e cosi' cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po' feroci
sugli zigomi
forse un po' più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore
che raggiunge chi lo vuole respirare
Angeli
Angeli
Angeli.
C'era un ragazzo
che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones
girava il mondo
veniva da gli Stati Uniti d'America
Non era bello
ma accanto a sè
aveva mille donne se
cantava Help, Ticket to Ride,
o Lady Jane, o Yesterday,
cantava viva la Libertà
ma ricevette una lettera
La sua chitarra mi regalò
fu richiamato in America
Stop ! Coi Rolling Stones !
Stop ! Coi Beatles stop !
M'han detto “va nel Viet-nam
E spara ai Viet-cong”
tatatatatatatatata............
C'era un ragazzo
Che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones
Girava il mondo e poi finì
a far la guerra nel Viet-Nam
Capelli lunghi
non porta giù
non suona la chitarra ma
uno strumento
che sempre dà
la stessa nota “ta.ra.ta.ta”
Non ha più amici,
non ha più fans,
vede la gente cadere giù,
nel suo paese non tornerà,
adesso è morto nel Viet-Nam.
Stop ! Coi Rolling Stones !
Stop ! Coi Beatles, stop !
Nel petto un cuore più non ha.
ma due medaglie o tre
tatatatatatatatatatata
Dimmi dimmi che bestia sei
sei qui per caso, o cercavi proprio me ?
Dimmi dimmi che cosa vuoi
e cosa avremmo da spartirci noi
dimmi dimmi
dimmi dimmi
che cosa dici
ah va bene vediamoci là
domani
d'accordo troviamoci là
va bene stasera andiamo tutti quanti là
Dimmi dimmi non fumi più,
che dieta fai, grissini anche tu,
giochi a calcio o solo video-games
ma dimmi dimmi, che razza di bestia sei
dimmi dimmi
dimmi dimmi
mi basta suonare
a me non basterebbe mai
mi basta parlare
che cavolo di vita fai
suonare stasera
va bene troviamoci là
dimmi dimmi che bestia sei
sei sicuro che cercavi proprio me
dimmi dimmi
dimmi dimmi che razza di bestia sei
dimmi dimmi dimmi dimmi.....
mi piace suonare
a me cantare piace di più
mi piace parlare
a me cantare piace di più
suonare la sera
dimmi dimmi dimmi dimmi
dimmi dimmi che razza di bestia sei
dimmi dimmi dimmi dimmi
dimmi dimmi dimmi dimmi
che razza di vita fai.
Se vuoi toccare sulla fronte il tempo che passa volando,
in un marzo di polvere di fuoco
e come il nonno di oggi sia stato il ragazzo di ieri
se vuoi ascoltare non solo per gioco il passo di mille pensieri
chiedi chi erano i Beatles
chiedi chi erano i Beatles
Se vuoi sentire sul braccio il giorno che corre lontano,
e come una corda di canapa è stata tirata
o come la nebbia inchiodata tra giorni sempre più brevi
se vuoi toccare col dito il cuore delle ultime nevi
chiedi chi erano i Beatles
chiedi chi erano i Beatles
Chiedilo a una ragazza di 15 anni di età,
chiedi chi erano i Beatles, lei ti risponderà,
la ragazzina bellina col suo sguardo garbato,
gli occhiali e con la vocina,
ma chi erano mai questi Beatles, lei ti risponderà :
i Beatles non li conosco, neanche il mondo conosco,
si si conosco Hiroshima ma del resto ne so molto poco, ne so proprio poco
Ha detto mio padre l'Europa bruciava nel fuoco,
dobbiamo ancora imparare, noi siamo nati ieri, siamo nati ieri
dopo le ferie di Agosto non mi ricordo più il mare,
non mi ricordo la musica, fatico a spiegarmi le cose
e per restare tranquilla scatto a mia nonna le ultime pose
ma chi erano mai questi Beatles
ma chi erano mai questi Beatles
Voi che li avete girati nei giradischi e gridati,
voi che li avete aspettati e ascoltati, bruciati e poi scordati
voi dovete insegnarci con tutte le cose non solo a parole
ma chi erano mai questi Beatles
ma chi erano mai questi Beatles
Perchè la pioggia che cade è presto asciugata dal sole
un fiume scorre su un divano di pelle
ma chi erano mai questi Beatles
di notte sogno città che non hanno mai fine
sento tante voci cantare e laggiù gente risponde
nuoto tra onde di sole e cammino nel cielo del mare
ma chi erano mai questi Beatles
ma chi erano mai questi Beatles.
Se tutte le stelle del mondo a un certo momento
venissero giu'
tutta una serie di astri di polvere bianca
scaricata dal cielo
ma il cielo senza i suoi occhi non brilerebbe piu'
se tutta la gente del mondo senza nessuna ragione
alzasse la testa e volasse su'
senza il loro casino, quel doloroso rumore
la terra povero cuore non batterebbe piu'
mi manca sempre l'elastico per tener su' le mutande
cosi' che le mutande al momento piu' bello
mi vanno giu'
come un sogno finito magari un sogno importante
un amico tradito, anch'io sono stato tradito
ma non m'importa piu'
tra il buio del cielo le teste pelate bianche
le nostre parole si muovono stanche
non ci capiamo piu'
ma io ho voglia di parlare di stare ad ascoltare
di contnuare a far l'asino di comportarmi male
per poi non farlo piu'
ah felicita'
su quale treno della notte viaggerai
io so che passerai
ma come sempre in fretta non ti fermi mai
si tratterrebbe di nuotare prendendola con calma
farsi trasportare dentro due occhi grandi
magari blu
e per doverli liberare
attraversare un mare medievale
lottare contro un drago strabico
ma di draghi, baby, non ce ne sono piu'
forse per questo i sogni sono cosi' pallidi e bianchi
e rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie tv
e ci ritornano in casa portata da signori eleganti
cessi che parlano tutti quanti che applaudono
non ne vogliamo piu'
ma se questo mondo è un mondo di cartone
per essere felici basterebbe un niente
magari una canzone o chi lo sa
e non sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi
ma poi quando hai chiuso gli occhi chissa' cosa sara'
ah felicita'
su quale treno della notte viaggerai
lo so che passerai
ma come sempre in fretta non ti fermi mai...
Il cielo,
la terra finisce e là comincia il cielo
Lo sguardo,
ed anche stasera fa pensare a te
Il cielo,
vicino e lontano vedo sempre il cielo
Ricordo,
lo stesso colore in fondo agli occhi tuoi
Si può volare oltre le nuvole,
ma sempre in alto lo vedrai
Il cielo,
si perde il pensiero quando guardo il cielo
ed ecco
ritorna il ricordo dolce che ho di te
Si può volare fra le stelle
ma sempre in alto troverai
la terra finisce e la cominciali cielo
oh cielo
perchè non la fai tornare insieme a me.
Cielo d'estate un cielo non lavato dalla pioggia
cielo verde di rimmel cielo d'incenso
cielo d'estate piuma sui pensieri
si ricomincia da zero guardavo a ieri e siamo già a domani.
Sull'erba nello stadio di Torino la notte di Natale del Duemila
la notizia è stampata sui giornali
sei riflettori enormi messi in fila buttano la lava rossa, rossa dei vulcani
ma il freddo morde e gela sulle mani anche il cielo si mescola alla neve
rotolando con un passo lieve
la scena nel silenzio dello stadio può sembrare anzi è straordinaria
mentre è una storia vecchia come il mondo, come il mondo
a una tavola imbandita Karl e Jesus con gesti lenti spezzano due pani
versano l'acqua e il vino nei bicchieri ogni tanto si lavano le mani
e lavano e rilavano i pensieri.
Cielo d'estate nel settanta si pensava a tutto
negli anni ottanta si è perduto tutto
si ricomincia da capo, si ricomincia da zero
guardavo a ieri e siamo già a domani.
Questa scena nello stadio di Torino è anche a Londra a Parigi e a Berlino
e a Palermo e in Brasile e più lontano, più lontano
nel catino di cemento come un canyon scavato nella sabbia del deserto
un cammello sta portando mirra e incenso ha portato anche datteri del Nilo
mentre il mondo butta neve a cuore aperto.
Sopra il prato è passata mezzanotte Karl e Jesus han finito di mangiare,
di mangiare pane e vino e han finito di parlare, e han finito di parlare
tutti e due coi blue-jeans e un giacchettone dicono che nessuno ha più ragione
concludono che religione e ideologia saranno mescolate nei problemi
precise come l'orario per i treni.
Cielo d'estate non lavato dalla pioggia
negli anni ottanta si è perduto tutto
si ricomincia da zero, si ricomincia da capo
guardavo a oggi e siamo ancora a ieri.
Forse una canzone sarà uguale, uguale alla cena che è finita
miele pane, sabbia e fame, miele ortica
la diranno solo uomini liberati che inventando o facendo un girotondo
canteranno di un paese che si vede e che non c'è
dove un giorno è successo un finimondo
perché un gatto è stato a cena con il Re,
perché un gatto è stato a cena con il Re
perché un gatto è stato a cena con il Re
Cosa stai dicendo ?
Con quegli occhi lucidi
che il tuo pensiero scivola
e mi trapassa l'anima
disperati complici
questo non lo vuoi
dici che sei libera
no tu non sarai mai libera
ma non sei nemmeno limpida
perchè ti vuoi difendere
ma cosa vuoi difendere?
Quello che non c'è già più
e tu lo sai
No, se non ti decidi subito
tu , dovrai rinunciare a vivere
e non t'illudere
non servirà a nessuno
perchè su noi
il mare, si rinchiuderà impassibile
e non importa se noi due
saremo là sul fondo oppure
sulla spiaggia a ridere
finalmente complici
a vivere, a ridere
No, se non ti decidi subito
tu , dovrai rinunciare a vivere
e non t'illudere
non servirà a nessuno
perchè su noi
No, se non ti decidi subito
tu, tu rinuncerai a vivere
e non t'illudere
non servirà a nessuno
Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso,
una diga confusa, fanno tabula rasa
per noi che qui sotto, lontano, più in basso, abbiamo la casa,
la casa ed i piedi in questa spianata
di sole che strozza la gola alle rane,
di nebbia compatta, scabrosa, stirata, che sembra di pane,
ed una strada antica come l'uomo
marcata ai bordi dalle chiacchiere di un duomo
e fiumi, falsi avventurieri
che trasformano i padani in marinai non veri.
Emilia sdraiata fra i campi e sui prati,
lagune e piroghe delle terramare,
guerrieri del nord dai capelli gessati
ne hai visti passare
Emilia allungata tra l'olmo e il vigneto
voltata a cercare quel mare mancante
e il monte Appennino raccontando un segreto diventa un gigante
lungo la strada, tra una piazza e un duomo
hai messo al mondo questa specie d'uomo
vero, aperto, finto e strano
chiuso, anarchico, verdiano,
brutta razza l'emiliano
Emilia sognante fra l'oggi e il domani,
di cibo e motori, di lusso e balere
Emilia di facce, di grida, di mani sarà un grande piacere
vedere, in futuro, da un mondo lontano
quaggiù, sulla terra, una macchia di verde,
e sentire il mio cuore che battendo più piano là dentro si perde...
ora ti saluto, è quasi sera, si fa tardi,
si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza,
fari per chilometri ti accecano testardi
ma io sento che hai pazienza, devi ancora sopportarci....
Jane
non ne poteva piu'
restava sempre sola
cosi' che per
ore, ore ed ore
non parlava mai
Jane dimmi cos'hai
dimmi che cos'hai
Jane
conosco la tua eta'
conosco i
tuoi silenzi
i falsi movimenti
e le parole
che non arrivano mai
non pensare piu'
non buttarti giu'
Sarebbe bello
poterti toccare
guardarti
negli occhi e
fermarci a parlare
prendere in mano il
tuo piccolo cuore
tenerlo lontano
dal bene e dal male
ma cuore di Gesu'
come batte forte
non si ferma piu'.
Jane
i ragazzi come te
sono misteriosi
a volte tristi
delicati
o anche forti e
curiosi
ma sempre innamorati
cosi' innamorati
tanto innamorati
da non poterne piu'
Sarebbe bello
poterli toccare
guardarli
negli occhi e
fermarsi a pensare
prendere in mano il
loro piccolo cuore
tenerlo lontano
dal bene e dal male
ma cuore di Gesu'
senza stringerlo
forte
senno' non
batte piu'
senza stringerlo
forte
senno' non
batte piu'
Uscir di casa a passeggiar con te
questa è un idea che non ha logica
un amore non puo' dissolversi mai
no, non puo'
ma fare i conti con la mia liberta'
sembra un problema irrisolvibile
non ho scelta mi lascio vivere
ed invece tu
tu mi entri dentro il cuore
un'onda dopo un'onda
mi perdo in questo mare
che brutta situazione
essermi sperduto
e sentirmi ancora amato
io di solito tranquillo
sereno distaccato
ti tocco col pensiero
son subito turbato
cammino sopra un filo
oscillo preoccupato e quasi cado giu'
a parte forse qualche limite in piu'
la vita scorre normalissima
e per non rinunciare all'attimo
si rinuncia a di piu'
se stesse in me ti scorderei
preferirei voltare pagina
tornare ad essere disponibile
ed invece tu
tu mi entri dentro il cuore
irrimediabilmente
lo fai senza pudore
non ho piu' difese
le luci sono accese
e appari ancora tu.
Il motore del 2000 sarà bello e lucente
Sarà veloce e silenzioso, sarà un motore delicato
Avrà lo scarico calibrato e un odore che non inquinaÂ…
Lo potràrespirare un bambino o una bambina.
Ma seguendo le nostre cognizioni
Nessuno ancora sa dire come sarà, cosa farà
Nella realtà il ragazzo del 2000,
questo perché nessuno lo sa.
L'ipotesi é suggestiva, ed anche urgente,
ma seguendo questa prospettiva,
oggi ne sappiamo poco o niente.
Noi sappiamo tutto del motore
Questo lucente motore del futuro.
Ma non riusciamo a disegnare il cuore
Di quel giovane uomo del futuro.
Non sappiamo niente del ragazzo
Fermo sull'uscio ad aspettare
Dentro a quel ghetto del 2000
Non lo sappiamo immaginare
Strumentale
Lo sai che più s'invecchia
più affiorano ricordi lontanissimi
come se fosse ieri
mi vedo a volte in braccia a mio padre
I pranzi le domeniche dai nonni
Le voglie e le esplosioni irrazionali
i primi passi, gioie e dispiaceri
La prima goccia bianca che spavento
e che piacere strano
e un innamoramento senza senso
per legge naturale a quell'età
I primi accordi su di un organo da chiesa in sacrestia
ed un dogmatico rispetto
per le istituzioni
Che cosa resterà di me
del transito terrestre
di tutte le impressioni
che ho avuto in questa vita
Mi piacciono le scelte passionali
quella saggezza pratica che si tramanda il popolo
adoro quando sto lontano qualche settimana
quell'atmosfera che ritrovo ritornando qui in Emilia
figlio di un pensiero rosso e partigiano
Di recente ho qualche fremito diverso sul creato
Anch'io a guardarmi bene vivo da millenni
e vengo dritto dalla civiltà più alta dei Sumeri
dall'arte cuneiforme degli scribi
e dormo spesso dentro un sacco a pelo
perchè non voglio perdere i contatti con la terra
Che cosa resterà di me
del transito terrestre
di tutte le impressioni
che ho avuto in questa vita
Che cosa resterà di noi
del transito terrestre
di tutte le impressioni
che abbiamo in questa vita.
Ah lei crede che sia qui per lei, ma lei si sbaglia, ah lei dice che ha ragione lei che esiste solo lei, che è bella solo lei, che lei è proprio lei, ma lei si sbaglia.
Ah lei vuol darmi dei consigli io dovrei mangiarli dovrei ascoltarli dovrei star li a subirli no, ma lei si sbaglia.
Ah perché parla così forte è per farsi sentire o per non sentire oppure così per farmi morire noooo.
Che bella voce e come suona bene e che sorriso e che maniere, buongiorno a chi a me a te a te a te a te.
Ah la finezza dei suoi dubbi e la potenza delle idee che meraviglia il suo giubbotto...
uuuu ma lei si sbaglia.
Ah mi ha chiuso nell'ufficio mio con i miei affetti i miei pensieri, la data sbagliata che è quella di ieri, ma lei si sbaglia.
Ah quel dito non è mio e comunque non ero li a quell'ora e poi non c'è motivo e quindi non son stato io.
eeeh ci sarebbe solo un punto mi guardava fisso dall'alto al basso, non la capisco non la capisco così collerico.
uah.
E' stato li che in un momento si è spenta la luce, e dopo anni di tormento mi è tornata la voce o perlomeno un sentimento che si spostava veloce, veloce e freddo come il vento (ma no ma si ma no)io normalmente calibrato senza un giorno di festa io così concio e misurato ho perso la testa ho preso l"io" l'ho denudato riscoprendo la bestia ehh lei crede che sia qui...
uha.
Ah lei crede che sia qui per lei e si sbaglia.
ah lei crede che sia qui per lei...
ah lei crede che sia qui per lei per lei per lei...
ah lei crede che sia qui per lei...
ah.
ah...
ah
E la nebbia sopra il parco ti circonda,
corre allegra giocando con te
la mattina respirando ti rinfresca
anche il cuore che canta perchè
c'è una pace che arriva da dentro e più in là
cinguettando qualcuno ti dà
questo buongiorno che è ovunque e rimbalza lassù
dietro i pini e si perde nel blu
quando il sole ti raggiunge dentro casa
e poi legge il giornale con te
quando a un tratto quel telefono scintilla
e ti chiedi contento chi è
c'è una voglia di vita che frizza che va
il profumo della tua libertà
e lo ritrovi persino lì dentro il caffè
che tu hai fatto leggero per te
soli ma splendenti di vita
soli seguendo il tempo che va
e la sera quando indossi la camicia
che è stirata di fresco perchè
ti regala un po' di fascino speciale
e ti accorgi per strada che c'è
una luce di fari che scivola via
uno smalto di lieve follia
che tu ritrovi negli occhi degli altri perchè
son felici di stare con te
soli respirando la vita
soli seguendo il vento che va.
Tu, tu che non ridi più
stai sempre sola con te stessa
come un'aquila all'ultimo volo
come una monaca alla messa.
Quante volte te l'ho detto sai
che se un grande dolore
ti stordisce poi ti fa ricominciare.
Tu principalmente tu
coi tuoi deliri sul destino
e il grande amore al primo colpo
ma l'amore è anche piccolino
io ne vivo uno al giorno sai
e mi prende tanto, si mi prende tanto
Dico a te, serve un po' di tenerezza
guardati allo specchio
datti un poco di rossetto
io dico prendi il mondo in mano
esci dalla porta
prendi il mondo in mano
stai serena vai lontano.
Ah sei tu, ma non mi hai chiamato più
io ti ho cercata due o tre volte
ma sei cambiata non sei più tu.
Sei più bella, sei più forte
hai qualcosa che non hai avuto mai
una strana luce, oggi sul tuo viso
forse tu hai scoperto che l'amore
non dà nessuna sicurezza
vola in alto come il vento
e leggero come un fiore il vento l'accarezza
me se cade in terra muore, pensa che tristezza
Quindi tu, non tornare mai più giù
l'amore è un tuffo al cuore,
è il termometro dei pazzi
e se resta in terra muore, pensa che tristezza
e come il sogno di un bambino,
l'amore è leggerezza.
Se tutte le stelle del mondo a un certo momento
venissero giu'
tutta una serie di astri di polvere bianca
scaricata dal cielo
ma il cielo senza i suoi occhi non brilerebbe piu'
se tutta la gente del mondo senza nessuna ragione
alzasse la testa e volasse su'
senza il loro casino, quel doloroso rumore
la terra povero cuore non batterebbe piu'
mi manca sempre l'elastico per tener su' le mutande
cosi' che le mutande al momento piu' bello
mi vanno giu'
come un sogno finito magari un sogno importante
un amico tradito, anch'io sono stato tradito
ma non m'importa piu'
tra il buio del cielo le teste pelate bianche
le nostre parole si muovono stanche
non ci capiamo piu'
ma io ho voglia di parlare di stare ad ascoltare
di contnuare a far l'asino di comportarmi male
per poi non farlo piu'
ah felicita'
su quale treno della notte viaggerai
io so che passerai
ma come sempre in fretta non ti fermi mai
si tratterrebbe di nuotare prendendola con calma
farsi trasportare dentro due occhi grandi
magari blu
e per doverli liberare
attraversare un mare medievale
lottare contro un drago strabico
ma di draghi, baby, non ce ne sono piu'
forse per questo i sogni sono cosi' pallidi e bianchi
e rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie tv
e ci ritornano in casa portata da signori eleganti
cessi che parlano tutti quanti che applaudono
non ne vogliamo piu'
ma se questo mondo è un mondo di cartone
per essere felici basterebbe un niente
magari una canzone o chi lo sa
e non sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi
ma poi quando hai chiuso gli occhi chissa' cosa sara'
ah felicita'
su quale treno della notte viaggerai
lo so che passerai
ma come sempre in fretta non ti fermi mai...